TheAlbero – Riconnettersi con sé
Quanto più sono radicata
Tanto più posso ascendere
Quanto più abito il mio corpo
Tanto più posso contattare la mia anima
Raccolta di testi scelti dal blog thealbero ispirati da pratiche che hanno permesso una riconnessione con sé.
Testi: Ilaria Olimpico
Indice
Bruco, pesce, cuore
Appunti dalla lavatrice
Embodiment
Ocean in me
Ecco che…
Vado, torno, vado
Il vasto territorio del corpo
Scapole
Laudato sii corpo
Accanto al cuore
Il cavallo, la farfalla e la calla
Vi vedo, parti di me
Senza titolo
Bruco, pesce, cuore
Posted on March 20, 2022 by TheAlbero
Il mio corpo, come bruco, si riposa e si muove sulla terra.
Come bruco, si distende e si raggomitola.
Così piccolo, si permette di prendersi lo spazio necessario per stendersi per tutta la sua lunghezza.
Come bruco, il mio corpo si distende e si raggomitola… per procedere!
C’è un tempo per distendersi e un tempo per raggomitolarsi,
c’è un tempo per prendere spazio fuori e un tempo per fare spazio dentro.
E mentre il mio corpo è bruco sulla terra,
tu sei pesciolino nell’acqua.
Muta io, muto tu.
Occhi chiusi io, occhi chiusi tu.
Siamo testimone una all’altro
senza sguardo, senza parola,
siamo testimone una all’altro
nel tatto interno, fuori io, dentro tu.
E all’improvviso io, anche io, dentro.
Se potesse, a volte, questo cuore farsi pesce in grembo protetto…
Se potesse, a volte, questo cuore farsi bruco sulla terra madre…
Se potesse distendersi, raggomitolarsi, riposare…
Se potesse, a volte, questo cuore avere dei piedi sulla terra…
Se potessero arterie e vene farsi radici…
Se potessero, a volte, le grandi braccia aperte del cuore riposare…
Il cuore si adagerebbe alla terra con le braccia ancora ostinatamente aperte, ma a volte sfinite.
*Risonanza dall’incontro di “Incamminarsi, giornate di studio sulla danza”, con Doriana Crema, Sosta Palmizi. Grazie!
Appunti dalla lavatrice
Posted on February 20, 2022 by TheAlbero
Il corpo rivendica la funzionale e vitale compresenza dei contrari:
una parte spinge, una parte sale,
una parte si appoggia, l’altra si dà slancio.
Il corpo rivendica gesti socialmente inattesi, movimenti razionalmente insensati, posizioni culturalmente scomposte.
Il corpo rivendica un ascolto tutto per sé, del suo spazio interno: più vuoti che pieni, perché i pieni possano respirare, danzare nei vuoti.
Il corpo rivendica il suo posizionarsi e muoversi nello spazio esterno.
A ogni movimento lo spazio si spalanca.
Basta solo il movimento delle pupille per riprendersi lo spazio del possibile.
L’utero rivendica spazio per espandersi e nutrire, smentisce il pensiero “ormai vecchio, ormai tardi”.
Un giardino andaluso accoglie una nuova vita.Come nella canzone Alf Leila wi Leila: sahra sabah bustan… un deserto diventa un giardino.
I piedi provano passi nuovi, freschi, impensati. I piedi assaggiano la terra, spalmano la pianta piatta, snocciolano le dita rannicchiate, pressano sui lati esterni. I piedi provano piccoli passi, a volta storti, a volte aperti.
“Anche solo un centimetro può cambiare la vita”.
*Risonanza dall’incontro di “Incamminarsi, giornate di studio sulla danza”, con Raffaella Giordano, Sosta Palmizi. Grazie!
Embodiment
Posted on September 18, 2020 by TheAlbero
Quanto più sono radicata,
Tanto più posso ascendere.
Quanto più abito il mio corpo,
Tanto più posso contattare la mia anima.
Quanto più so stare nella quiete,
Tanto più il movimento può emergere autentico.
Ocean in me
Posted on April 14, 2021 by TheAlbero
There is ocean in me… O, so deep …
clawing with rage at the cliffs of the soul…
– D.H. Lawrence
Yes, indeed there is ocean in me…
The deepest blue ocean filled with the songs of the oldest whales,
sometimes so deep that something in me might feel lost.
The purest blue ocean filled with the laughing of clever dolphins,
sometimes so closed to my soul that something in me might feel nostalgic.
The darkest cave filled with the phantoms of what can go wrong with me, the world, us,
sometimes so scaring that something in me might feel never showing up in Life again.
The gray and desolated mud filled with nonsense and nothingness,
sometimes so sad and lonely that something in me might feel completely asthenic.
The Jerusalem garden filled with the sound of flowing waters and with the songs of the birds, bringing new seasons in nature and life, sometimes so powerful in its simplicity that something in me might feel immortal.
The vast universe filled with a peaceful silence and sparkling wise stars,
sometimes so charming and soothing that something in me might feel dissolving in the Infinite.
Resonance from the voice lesson with Carol Mendelsohn and Saule Ryan. Thank You! Language influence (something in me…) from Focusing approach.
Ecco che…
Posted on March 12, 2021 by TheAlbero
Ecco che senza spazio continuo a danzare.
E quando lo spazio di movimento e possibilità
sembra restringersi,
ecco,
che, decisi e fiduciosi,
i miei piedi possono
tenere il ritmo del cuore sul posto.
Ecco,
che, ironiche e sensuali,
le mie braccia e le mie mani possono
muoversi lungo la pancia e il petto e
risalire fin sopra la testa.
Ecco,
che, aperti e grandi,
i miei occhi possono
danzare,
spostando punti di vista,
cambiando prospettive.
*Risonanza dall’incontro Embodiment con Silvana Rigobon. Grazie!
Vado, torno, vado
Posted on January 24, 2021 by TheAlbero
Tartaruga sulla sabbia, respiro.
Protetto, nascosto, appoggiato: il petto.
L’acqua, fluida: va e torna.
Io, ferma: resto, riposo.
All’improvviso, vado.
Miracolosamente, mi alzo.
Vado, per poco.
Aspiro a …
Torno. Mi appoggio.
Poi, vado. Io vado.
Mi espando. Mi espongo.
E poi torno. Mi ricompongo.
E ancora vado. Mi apro.
Aperte le braccia. Aperte le mani.
Aperto il petto. Aperto il cuore.
Esposta ai colpi.
Disposta alla vita.
E poi torno. Mi rifugio.
Mi chiudo. Mi rinchiudo.
Forse implodo.
Mi sbriciolo come statua di sabbia, nella sabbia.
E, dalla sabbia, rinasco tartaruga.
E da tartaruga, ridivento uccello.
*Risonanza dall’incontro di “Incamminarsi, giornate di studio sulla danza”, con Doriana Crema, Sosta Palmizi. Grazie!
Il vasto territorio del corpo
Posted on November 15, 2020 by TheAlbero
“Vi sono già zone della mia vita simili alle sale spoglie d’un palazzo troppo vasto che un proprietario decaduto rinuncia ad occupare per intero” (da Marguerite Yourcenar, “Memorie di Adriano”).
Così, ci sono stanze del mio corpo dimenticate che aspettano solo di essere visitate.
La coda del coccige e la coda dello sterno tendono a incontrarsi nello spazio interno: mi ripiego, mi condenso, mi ri-trovo, accedo alla sorgente. Le braccia e le mani si incontrano, si abbracciano all’altezza della pancia, un braccio risale, lento, lungo lo sterno. Così mentre il braccio sale, tutta la colonna si snocciola, si estende, si espande. Lo sterno si distende, il coccige risale. Il braccio passa per il viso che si alza, incontra lo sguardo che lo accompagna. La mia mano si apre in un guizzo d’acqua.
“Per quanto tu possa andare percorrendo le sue vie, non potrai mai raggiungere i confini dell’anima, tanto profondo è il suo lògos” (Eraclito)
Così, nonostante io sia incarnata nel mio corpo, per quanto possa imparare ad abitarlo pezzo per pezzo, non potrò svelarne il Mistero che lo lega indissolubilmente a ciò che sono stata, sono e siamo.
*Risonanza dall’incontro di “Incamminarsi, giornate di studio sulla danza”, con Raffaella Giordano, Sosta Palmizi. Grazie!
Scapole
Posted on October 25, 2020 by TheAlbero
Dentro di me, dalle mie scapole,
prende vita un’ampia, dolce, Madre Uccello.
Le mie scapole si allontanano
e io mi avvicino a me stessa.
Le ali della Madre Uccello chiuse
diventano rifugio,
i miei capelli, rami del nido.
Spazio tondo dentro.
Madre Uccello culla la Tristezza,
mia, del Mondo.
Le scapole scendono:
atto di abbandono, fiducia.
Le scapole si avvicinano
e io mi espando.
Le ali della Madre Uccello spiegate
abbracciano le infinite Possibilità,
mie, del Mondo.
*Risonanza dall’incontro di “Incamminarsi, giornate di studio sulla danza”, con Doriana Crema, Sosta Palmizi. Grazie!
Laudato sii Corpo
Posted on June 29, 2020 by TheAlbero
Laudato sii Corpo,
per la tua saggezza innata.
Laudato sii respiro,
flusso di generosità e umiltà.
Laudata sii piccola apnea,
attimo tra prendere e lasciare,
emozione ancestrale
del Voler Vivere.
Laudata sii Pelle mia,
che mi tieni e con-tieni,
confine di con-tatto tra dentro e fuori.
Laudato sii Cuore,
pulsante di luce e calore
come sole al centro del mio petto.
Laudato sii bacino,
culla vitale, grembo di gravide danze.
Laudati piedi miei,
occhi sulla terra, cuori periferici.
Laudate mani mie,
assetate di aria e Cielo,
affamate di tocco e Terra.
Laudato sii Corpo mio,
per il tuo essere cosi’ Anima del mondo,
che mi com-muove ascoltarti.
*Risonanza dall’incontro di “Incamminarsi, giornate di studio sulla danza”, con Giorgio Rossi, Sosta Palmizi. Grazie!
Accanto al Cuore…
Posted on January 31, 2023 by TheAlbero
Una sagoma di addolorata, prefica in abiti scuri con una cascata di capelli neri e lacrime incessanti.
A volte è pietrificata a memoria del dolore accanto alla tomba,
A volte si riattiva, si rianima e piange un pianto perpetuo.
Non ha altre reazioni che il pianto.
Una sagoma di donna con i pugni stretti di rabbia e delusione.
A volte si riattiva, prende delle piccole vendette immaginarie.
Si distacca per dispetto.
Una sagoma di donna accucciata, umiliata, vestita degli stracci che gli hanno lanciato addosso.
Se reagisce, si fa’ ancora più piccola e misera. Si allontana. Non vista, non vuole farsi vedere.
Una fanciulla che vorrebbe portare la brezza del perdono e della guarigione.
Si chiede quanto tempo ancora occorra…per il perdono…
*Poesia post-Focusing
Il cavallo, la farfalla e la calla
Posted on January 31, 2023 by TheAlbero
Sono il cavallo che, dopo anni di recinzione, sta per saltare il recinto,
sotto gli zoccoli che scalpitano,
già sente la prateria dove correrà libero.
Mentre scalpita, nel suo scalpitio, grazie al suo scalpitio,
si crea, oltre il recinto,
una prateria aperta, estesa, infinita.
Sono la crisalide nel bozzolo che, dopo settimane nel bozzolo,
sta per metamorfizzarsi.
Nelle ali strette al corpo ancora chiuso nel bozzolo,
già sente la possibilità del volo.
Mentre spinge le ali contro il bozzolo, nel suo spingere, grazie al suo spingere,
si apre lo spazio per volare.
Sono il bocciolo di una calla bianca che aspetta la temperatura giusta per sbocciare.
Dal suo essere racchiuso, protetto, contenuto,
arriva la possibilità di schiudersi nella bellezza.
*Poesia post-Focusing
Vi vedo, parti di me
Posted on January 31, 2023 by TheAlbero
A sinistra avanza e prende spazio l’una,
stanca e arrabbiata,
che dice forte: “No!”.
Tra ripicca e affermazione,
dignità e affronto.
A destra riposa e attende l’altra,
sognante e sorridente,
che in un sussurro di eccitazione trattenuta,
dice: “Sì, sì!”.
Al centro, nella gola, un orologio segna il tempo della scelta.
Lei ascolta, dal centro e dai margini,
guarda con compassione l’una e l’altra,
e l’altra in mezzo ancora.
*Poesia post-Focusing
Senza titolo
Posted on November 9, 2021 by TheAlbero
Siamo così.
Con le gambe irrimediabilmente tagliate,
Sentendo la pressione su un livido all’altezza del cuore,
Eppure con le braccia coraggiosamente aperte.
*Poesia post-Focusing