MENTOR-SHIP IN ABRUZZO-ITALY, NOVEMBER 1-15
*English follows Italian (program is bilingual)
Per la prima volta in Italia, una residenza artistica di formazione-tirocinio di Teatro dell’Oppresso per per artisti-facilitatori e artiste-facilitatrici: “giolli”, organizzatori di comunita’, educatrici ed educatori.
Nel progetto “mentor-ship” un gruppo di massimo 12 artisti-facilitatori e artiste-facilitatrici (mentees) e i loro mentori di grande esperienza lavorano con, per e tra la comunita’.
Mentor-ship e’ ispirato da una metodologia gia’ applicata con successo in Irlanda del Nord e Colombia dal 2008.
Programma:
– 6 sessioni (3-4 ore) di laboratorio di Teatro dell’Oppresso: esploreremo lo sviluppo di una scena di Teatro Forum con enfasi sul ruolo; rifletteremo sulla drammaturgia e impareremo alcune tecniche per le prove; prepareremo il gruppo di non-attori e non-attrici a reagire creativamente agli interventi del pubblico nel forum;
– sessioni di mentoring dopo ogni attivita’, in cui rifletteremo sulla creazione del gruppo, sull’uso dei giochi, sul teatro immagine e l’improvvisazione;
– 2 repliche della performance creata insieme, in due paesi diversi, una a Lanciano Terme, una a Torino di Sangro; infine una replica con la presenza di amministratori locali con elementi di Teatro Legislativo;
– due giornate (fine settimana 8 e 9 novembre) del masterclass “Dall’Arcobaleno al Rituale”, per esplorare le nostre ferite personali e configurare rituali collettivi; useremo la vasta gamma di tecniche di arcobaleno del desiderio e poliziotti nella testa usando il contenimento del gruppo per guardare alle nostre ferite personali, rendendoci consapevoli dell’interconnessione e configurando rituali collettivi come risposta. “L’Arte e’ usata per essere il luogo dove l’umanita’ guarisce, la terapia e’ il luogo dove l’individuo guarisce”;
– Sessione di Dragon Dreaming con Uri Noy Meir
– Spettacolo “Nightwind” di e con Hector Aristizabal
Cosa signinfica mentoring?
La particolarita’ di “mentorship” e’ il connubio tra la pratica e la riflessione resa possibile dalla relazione tra mentor e mentees. Dopo ogni attivita’, il mentore rielabora con i/le mentees il lavoro svolto per riflettere sull’uso delle metodologie usate e sulle sfide che ne seguono. I momenti di mentoring permettono al mentore di individuare e riconoscere il “dono” (talento) unico di ciascun/a mentee, di aprire un profondo dialogo sugli effetti emotivi di questo tipo di lavoro, di condividere le esperienze personali, di rielaborare tutte le difficolta’ legate alle relazioni con la comunita’, con gli “organizzatori esterni” e con il contesto in generale, cosi’ come gli ostacoli personali.
E dopo Mentor-ship?
Le relazioni nate durante Mentorship non finiscono dopo la formazione.
Alcune tecniche del metodo del Dragon Dreaming permettono la creazione di un progetto-sogno con l’obiettivo di creare una rete di praticanti, associazioni e centri di apprendimento, per promuovere, esplorare e implementare pratiche sostenibili di Teatro dell’Oppresso e altre pratiche di arti partecipative per la comunita’ “glocalmente”.
Date: 1-15 Nov. 2014
Dove?
Torino di Sangro (CH) e Lanciano Terme (CH), Abruzzo
Quota:
900 euro (incluso formazione-mentoring, alloggio e partecipazione al laboratorio avanzato incluso nel periodo)
– 6 posti con parziale borsa di studio e quindi quota ridotta di 700 euro (per chi arriva da contesti geografici e/o sociali svantaggiati) !! Iscrizioni obbligatorie entro il 1 ottobre !!
Info e iscrizioni: thealbero7@gmail.com
ImaginAction
ImaginAction Inc. e’ un’organizzazione non profit fondata a Los Angeles, California, che viaggia in tutto il mondo portando laboratori e performance. ImaginAction si richiama a diverse metodologie come:
Teatro dell’Oppresso, il Teatro Playback, Theatre of Witness, Psicodramma, storytelling e rituali creativi.
Hector Aristizábal e’ il fondatore e il direttore artistico. Hector, nato e cresciuto in Colombia, venne arrestato
nella sua casa all’età di 22 anni, portato in isolamento e torturato. Da allora, ha dedicato la sua vita per trovare “la salvezza accanto alla ferita”, come recita il titolo della sua biografia pubblicata negli Stati Uniti. Il suo strumento è stato il teatro dell’oppresso, il metodo elaborato da Augusto Boal in Brasile e poi diffuso in tutto il mondo come tecnica di trasformazione creativa dei conflitti. “Tutte le ferite del mio passato mi hanno portato al mio lavoro”, scrive Aristizábal. Un lavoro che lo ha condotto nelle scuole come nelle carceri, a contatto con le vittime della tortura e quelle della discriminazione sessuale, con attivisti politici, operatori sociali, migranti, emarginati sociali. http://imaginaction.org/
TheAlbero
TheAlbero è un Collettivo artistico o che nasce dalla collaborazione di Uri Noy Meir e Ilaria Olimpico.
TheAlbero crede nell’Arte come strumento di espressione creativa, partecipazione attiva, coscientizzazione e trasformazione personale e sociale; promuove l’immaginazione come presupposto imprescindibile per essere capaci di pensare cambiamenti paradigmatici e aprire le porte ad altri mondi possibili. TheAlbero propone laboratori per bambine e bambini, ragazze/i e adulte/i, formazioni per chi opera nel sociale e nell’educazione, spettacoli partecipativi ed eventi internazionali.
TheAlbero intreccia diverse metodologie, quali: Teatro dell’Oppresso, Narrazione Partecipata, Dragon Dreaming e Fotografia Partecipativa.
L’approccio di TheAlbero è: maieutico (la facilitazione del gruppo è un processo aperto, dialogico, ricettivo), interculturale (“interculturalità” è da intendere come attitudine-pratica socioculturale e come approccio sociopedagogico, che coltiva l’apertura all’alterità, la pluralità di visioni, la valorizzazione della diversità, la relativizzazione delle proprie categorie concettuali) e di genere (si intende come educazione di genere, un’educazione che metta in discussione gli stereotipi di genere e gli schemi patriarcali).
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TheAlbero
TheAlbero is an Artistic Collective by Uri Noy Meir and Ilaria Olimpico. TheAlbero believes in Art as tool for creative expression, active participation, bringing consciousness and personal and social transformation; it promotes imagination as fundamental to inspiring paradigmatic change and opening doors to other possible worlds. TheAlbero organizes workshops for children, young people and adults, training for social workers and educators, interactive performances and international events. TheAlbero uses a varied methodology aimed at encouraging the different styles of expression and learning of everybody. It integrates Theatre of the Oppressed, Narrative Circle, Storytelling and Participatory Photography. The approach of TheAlbero is: maieutic (the facilitation is a dialogue, an open and welcoming process), intercultural (interculture is meant as a sociocultural attitude-practice and a sociopedagogic approach that is open to the otherness, promotes plurality of visions, and values diversity) gender (gender education means to question gender stereotypes and patriarchal society). http://
ENGLISH VERSION
For the first time in Italy, an Artistic residency offers advanced training in Theater of the Oppressed (TO).
In MENTOR-SHIP a group of up to 12 artist-facilitators (mentees) and their experienced mentors will be hosted in a local community in Italy for 14 days.
The group will work with, for, and within local communities, offering engagement with Theater of the Oppressed (TO) through workshops and public performances.
Mentor-ship is inspired by methods already applied in practice and with proven results at residencies for artist-facilitators offered in Northern Ireland and Colombia since 2008.
Program:
– 6 sessions (3-4 hrs) of theater of the Oppressed workshops exploring the development of a Forum Theater play with emphasis in the role of the joker; We will look at the dramaturgy and learn rehearsal techniques to prepare the non-actors so they can respond creatively to the interventions;
– Mentoring-reflection sessions where we will experience and reflect on the creation of the group, the use of games, image theater and improvisation.
– We will perform our play in 2 different sites and look at the process of legislative theater by doing our final performance in front of local administration.
-2 days Masterlcass “From Rainbow to Ritual: Exploring our personal wounds to design collective rituals”
We will use the rich arsenal of rainbow of desire and cops in the head using the container of the group to explore our personal wounds,making conscious the web of inter connectivity and designing collective rituals as a response. “Art used to be the place where humanity healed as therapy is the place where the individual heal.”
– Dragon Dreaming sessions with Uri Noy-meir
– The Performance Nightwind by Hector Aristizabal
Why Mentoring?
What makes Mentor-ship unique is the mix of practice and reflection made possible by the relationship between mentor and mentee. After each activity, the mentor will process the work with the mentees to reflect on the application of the methodologies and the specific challenges of the work. The mentoring moments will allow the mentor to recognize each artist-facilitator’s unique gifts, to open up a deep dialogue on the emotional effects of this kind of work and share personal experiences, to process difficulties in the relation with the community, the “external organizers” the context, as well as personal obstacles.
And what after?
Relationships born in Abruzzo will not end there. Techniques from Dragon Dreaming will create a ”dream-project” to set-up a network of partnering practitioners, associations and learning centers that promote, explore and implement sustainable practices of Theater of the Oppressed (TO) and other participatory community-based arts practices glo-cally.
Date: 1-15 Nov. 2014
Where?
Torino di Sangro (CH) e Lanciano Terme (CH), Abruzzo
Costs:
full price 900 (includes accommodation and the advanced masterclass from Rainbow to Ritual)
6 places with partial scholarship for people with economic difficulties (700 euro) !! apply before October 1st !!
Info: thealbero7@gmail.com
TheAlbero
TheAlbero is an Artistic Collective by Uri Noy Meir and Ilaria Olimpico. TheAlbero believes in Art as tool for creative expression, active participation, bringing consciousness and personal and social transformation; it promotes imagination as fundamental to inspiring paradigmatic change and opening doors to other possible worlds. TheAlbero organizes workshops for children, young people and adults, training for social workers and educators, interactive performances and international events. TheAlbero uses a varied methodology aimed at encouraging the different styles of expression and learning of everybody. It integrates Theatre of the Oppressed, Narrative Circle, Storytelling and Participatory Photography. The approach of TheAlbero is: maieutic (the facilitation is a dialogue, an open and welcoming process), intercultural (interculture is meant as a sociocultural attitude-practice and a sociopedagogic approach that is open to the otherness, promotes plurality of visions, and values diversity) gender (gender education means to question gender stereotypes and patriarchal society). http://